I vantaggi di un'alimentazione priva di carboidrati
Tra le varie strategie alimentari finalizzate alla perdita di grasso, quella che negli ultimi anni, nella pratica clinica di molti medici ma anche a livello di letteratura scientifica
internazionale, ha dimostrato la maggior efficacia é sicuramente la dieta VLCD (Very Low Charbo Diet).
Le VLCD si sono dimostrate migliori nella perdita di peso rispetto alla classiche diete "equilibrate"' migliorando al contempo molti parametri ematochimici come Trigliceridemia,
Glicemia e Colesterolemia.
Nonostante, grazie alla sua efficacia, questo tipo di alimentazione abbia conosciuto una vasta diffusione, un parziale freno ad una sua più ampia applicabilità viene ovviamente
dalla riduzione di alimenti a base di carboidrati a cui la nostra cultura ci ha abituato e a cui la nostra vicina è ampiamente assuefatta.
Questo problema può venir superato con l'adozione di alimenti che, pur conservando l'apparenza organolettica dei carboidrati, ne siano quasi totalmente privi e siano bilanciati
negli altri ingredienti.
Ecco allora che la pasta, il pane, le brioches, i biscotti, i plum-cake, i grissini, le fette biscottate dolci e salate,
la pizza, gli snack, la cioccolata e quant'altro, preparati con miscele chetogeniche, consentono di affrontare
una dieta senza fastidiose sensazioni di deprivazione.
Le Gamberi Foods commercializza prodotti alimentari chetogenici preparati con forme e tipologie del tutto
simili a quelli tradizionali (quindi pasta, pane, brioches, biscotti, cracker, grissini, fette biscottate dolci e salate,
pizza, snack, cioccolata, ecc.) che, in persone sane, permettono di mangiare ogni volta che si ha fame senza
seguire le ferree regole che vengono imposte nelle diete.
Le miscele da cui si ottengono questi prodotti alimentari sono composte esclusivamente da irrilevante
quantità di CARBOIDRATI, PROTEINE VEGETALI bilanciate, FIBRE VEGETALI e GRASSI.
1 - CARBOIDRATI: nel residuo minimo contenuto nelle materie prime utilizzate.
2 - PROTEINE VEGETALI bilanciate : contengono gli aminoacidi essenziali e non essenziali in quantità
completa e bilanciata in modo da fornire un quadro aminoacidico completo. Sono ricavate esclusivamente da
vegetali e vanno assunte secondo il fabbisogno proteico.
3 - FIBRE VEGETALI - solubili e insolubili
Le fibre vegetali sono composte prevalentemente da cellulosa, sono anch'esse carboidrati non digeribili
dall'uomo ma solo dai ruminanti e vengono normalmente usate per trattare quadri di stipsi. La loro presenza
nell'alimentazione è stata dimostrata essere importante ai fini della prevenzione dei tumori del colon-retto.
4 - GRASSI: nella quantità necessaria a creare il giusto rapporto tra i nutrienti.
Per costringere il corpo ad innescare il meccanismo della lipolisi (utilizzo del grasso di riserva) e provocare la chetosi è fondamentale eliminare tutte le fonti di zucchero: amidi
(pasta, pane, riso, patate, legumi), glucosio, fruttosio, saccarosio e lattosio.
Unitamente ai prodotti chetogenici si possono mangiare tutti i tipi di carni e pesci, gli insaccati e i formaggi stagionati, le verdure crude a foglia verde e la frutta contenente pochi
carboidrati.
Si possono inoltre utilizzare tutti i grassi: olio, burro, panna, mascarpone.
Importante è sempre tener presente la netta distinzione: se si ingeriscono carboidrati (siano essi zuccheri semplici come i dolci o zuccheri complessi - amidi - come la pasta)
non si devono introdurre grassi; se non si introducono carboidrati si possono introdurre grassi.
Questo perché la contemporanea introduzione di un nutriente altamente calorico come i grassi unitamente ad un nutriente (carboidrati) che generalmente stimola l'accumulo di
energia favorisce il deposito di grasso.
Durante questo tipo di alimentazione non è necessario contare le calorie poichè riducendo al minimo (sotto i 20 g/die) l'apporto di carboidrati (siano essi amidi o zuccheri
semplici) l'organismo é "costretto" ad usare vie alternative come la chetosi e la neoglucogenesi . La prima demolisce i grassi di deposito per fornire attraverso i corpi chetonici
(che sono anche utilizzati dal SNC come fonte energetica in sostituzione del glucosio), la seconda "crea" glucosio a partire dagli aminoacidi.
MA COME FUNZIONA IL NOSTRO CORPO SENZA CARBOIDRATI?
I carboidrati svolgono importantissime funzioni nel nostro organismo: sono una fonte di energia diretta (glucosio ematico), una riserva di energia (glicogeno) e sono utilizzate
dal cervello come carburante oltre a svolgere altre funzioni metaboliche.
Ma cosa succede quando togliamo i carboidrati dall'alimentazione? Inizialmente il nostro organismo deve adattarsi a questa condizione che, ripetiamo, è fisiologica e utilizza il
glucosio di riserva accumulato nei tessuti (glicogeno); esaurito questo comincia a produrre glucosio a partire dagli aminoacidi (derivate dalle proteine) e, dopo decine di giorni,
dal glicerolo contenuto nei trigliceridi. Il glucosio poi è necessario per produrre piruvato che, trasformatosi in ossalacetato, è fondamentale per far funzionare correttamente il
ciclo di Krebs (per l'utilizzo a scopo energetico dell'acetil-coenzima-A derivato dai nutrienti). Se c'è poco glucosio (o troppi grassi) a disposizione si accumula l'acetil-coenzima-A
che si trasforma a questo punto nei corpi chetonici che verranno poi utilizzati dai tessuti e soprattutto dal cervello come importante ed efficiente fonte energetica.
Prof. Antonio Paoli - Università degli Studi di Padova
Cos'è la dieta chetogenica?
I vantaggi di un'alimentazione chetogenica dipendono dalla precisione con cui viene fatta applicare. Non è una moda fatta di step e di fantasia, come spesso oggi viene
presentata, ma è un tipo di dieta precisa in cui Le Gamberi lavorano da vent’anni che, per ottenere il massimo dei risultati, deve essere gestita da chi ne ha le competenze.
La dieta chetogenica è un particolare tipo di alimentazione conosciuta da decenni che si basa non solo su una riduzione drastica dei carboidrati ed un adeguato individuale
consumo di proteine, ma anche e soprattutto sull’utilizzo dei grassi.
Questa condizione metabolica, conosciuta come chetosi (chetosi fisiologica, che permette la sopravvivenza nei periodi di carestia, da non confondersi con la chetoacidosi
patologica del diabete scompensato), induce l'organismo ad utilizzare quasi esclusivamente i grassi a scopo energetico. Per essere attuata in passato sono stati applicati due
metodi: o il digiuno o una dieta grassi e proteine. Attraverso l’utilizzo di prodotti chetogenici è possibile attuarla in modo molto più semplice, favorendo l’obiettivo di andare a
simulare il digiuno pur mantenendo inalterate le consolidate abitudini nel mangiare qualcosa che, pur essendo chetogenico, mantiene la forma e la palatabilità dei cibi farinacei
tradizionali.
I primi studi scientifici approfonditi su questa condizione metabolica furono quelli condotti dal gruppo di Cahill negli anni '60 partendo appunto dalla condizione di "fasted" o "a
digiuno".
C'è una netta distinzione tra dieta chetogenica e dieta iperproteica che non sono un sinonimo. In una dieta chetogenica è importante l'utilizzo di proteine vegetali a bassissimo
contenuto di carboidrati per bypassare il problema preservando la funzionalità renale ed epatica mantenendo il corpo in chetosi. La dieta chetogenica con prodotti chetogenici
non crea assolutamente problemi al fegato.
La dieta chetogenica richiede alcuni giorni per innescare il meccanismo della chetosi.
E’ sufficiente una lieve trasgressione per bloccare il meccanismo.
La dieta chetogenica ha regole ben precise che vanno rispettate.
Ogni dieta applica regole diverse rispetto ad un’altra. Non si deve integrare una dieta con prodotti nati per un altro tipo di dieta e, pur essendo simili nella forma, hanno valori
diversi.
Non si deve valutare il dimagrimento utilizzando la bilancia ma osservando le taglie degli indumenti o effettuando un’analisi della composizione corporea per capire come
cambia la percentuale di grasso e di muscolo, perché l’apporto proteico aumenta la massa magra e il muscolo, a parità di volume, pesa molto più del grasso.
Video
IL REGIME ALIMENTARE CHETOGENICO
È
un
regime
in
cui
vengono
esclusi
quasi
completamente
i
carboidrati
basandosi
sull'apporto
di
proteine
e
di
grassi
ed
inducendo
la
chetosi.
L'organismo
viene
forzato
ad
utilizzare
i
grassi
di
deposito
a
scopo
energetico
e
per
una
serie
di
motivi
biochimici
complessi
si
formano
i
corpi
chetonici
che
vengono
utilizzati
dal
cervello
a
scopo
energetico.
Questo
regime
alimentare
funziona
perché
costringe
l’organismo
a
utilizzare
i
grassi
di
riserva.
É
il
meccanismo
fisiologico
che
ha
consentito
alla
razza
umana
di
sopravvivere
in
periodi
di
digiuno
nella
nostra
storia evolutiva permettendone la sopravvivenza.
Prof. Antonio Paoli - Università degli Studi di Padova
DIFFERENZA TRACHETOSI
E CHETOACIDOSI
La
chetosi
è
un
meccanismo
fisiologico
del
corpo
in
assenza
di
zuccheri
che,
in
individui
sani,
non
crea
nessun
problema.
La
chetoacidosi
è
una
condizione
patologica legata al diabete scompensato.
ALIMENTAZIONE IPERPROTEICA
ED ALIMENTAZIONE AGLUCIDICA
Non
va
mai
bene
mischiare
le
diete
poiché
ognuna
applica
regole
diverse
rispetto
ad
un’altra.
Non
si
deve
integrare
una
dieta
iperproteica
con
prodotti
chetogenici.
In
un
regime
alimentare
chetogenico
i
prodotti
chetogenici
contenendo
grassi
devono
essere
utilizzati
sotto
il
controllo
di
qualcuno
che
sappia
come vanno usati.
DIETA CHETOGENICA
E COLESTEROLO
La
maggior
parte
degli
studi
sul
regime
alimentare
chetogenico
e
colesterolo
dimostrano
che
in
realtà
nonostante
l’utilizzo
dei
grassi,
in
questa
alimentazione
diminuisce
il
colesterolo
totale,
aumenta
il
colesterolo
HDL
che
è
quello
che
ha
una funzione protettiva e si riduce il colesterolo LDL.
DIETA CHETOGENICA
E QUANTITA'
La
quantità
di
cibo
consentito
dipende
dalle
fonti
proteiche.
Nel
caso
di
proteine
animali
mangiare
4/5
kg.
di
carne
al
giorno
non
va
bene.
Potendo
usufruire
di
prodotti
chetogenici
che
contengono
proteine
vegetali
di
alta
qualità
ed
un
basso contenuto di carboidrati si può mangiare a sazietà.
DIETA CHETOGENICA
ED EVENTUALI
TRASGRESSIONI
Il
regime
alimentare
chetogenico
richiede
alcuni
giorni
per
innescare
il
meccanismo
della
chetosi.
Basta
una
piccola
trasgressione
per
bloccare
tale
meccanismo
che,
dopo
alcuni
giorni,
fa
avvertire
molto
meno
il
senso
di
fame.
É
sufficiente
una
lieve
trasgressione
perché il corpo ricominci a far sentire nuovamente la fame.
DIETA CHETOGENICA
ED EFFETTI COLLATERALI
C'è
una
netta
distinzione
da
fare
tra
dieta
chetogenica
e
dieta
iperproteica
che
non
sono
un
sinonimo.
É
importante
l'utilizzo
di
proteine
vegetali
a
bassissimo
contenuto
di
carboidrati
per
bypassare
il
problema
preservando
la
funzionalità
renale
ed
epatica
mantenendo
il
corpo
in
chetosi.
La
dieta
chetogenica non crea assolutamente problemi al fegato.
BILANCIA
E SENSO DI GONFIORE
Non
si
deve
valutare
il
dimagrimento
utilizzando
la
bilancia
ma
osservando
le
taglie
degli
indumenti
o
effettuando
un'analisi
della
composizione
corporea
per
capire
come
cambia
la
percentuale
di
grasso
e
di
muscolo,
perché
l'apporto
proteico
aumenta
la
massa
magra
e
il
muscolo
a
parità
di
volume
pesa
molto
di
più
del
grasso.
Una
sensazione
di
gonfiore
può
esistere
se
si
assume
poca
acqua,
indispensabile é bere minimo due litri di acqua al giorno.